IT :
Nel febbraio 2017 è stata pubblicata una lettera aperta, firmata da circa 600 accademici, che denunciava il declino delle competenze scolastiche degli studenti italiani. Da questa prima lettera, e da una seconda di risposta firmata da altrettanti accademici, è nato un dibattito acceso che ha percorso il mondo mediatico (dalla carta stampata, ai giornali online, a radio e televisione). Negli stessi giorni in cui infuriava la polemica, un giornalista interveniva con un editoriale in cui riconduceva a certe posizioni politiche, ideologiche e culturali la radice educativa. Questa ulteriore linea di discorso si è intrecciata all’altra accentuando la vis polemica della discussione. La ricerca presenta i materiali prodotti all’interno del dibattito, ne analizza l’estremizzarsi su due posizioni forzosamente poste in toni antitetici e polemici (declino vs. progresso) e propone una lettura della vicenda in termini di “nuovissima questione della lingua” utilizzando la cornice teorica dell’analisi del discorso e il concetto di “linguaggio autoritario”.
EN :
In february 2017, an open letter appeared on Italian newspapers signed by about 600 academics, which denounced the decline of Italian students’ schooling skills. From this letter, and from an answer signed by as many academics, a rather heated debate has arisen that went through the media world (from print media, to online newspapers, to radio and television). In the same days, when the controversy was raging, a journalist intervened with an editorial in which he traced the root of the educational crisis in certain political, ideological and cultural positions. This further line of discourse intertwined with the other, accentuating the polemic view of the discussion. The research presents the materials produced within the debate, analyzes the extremism on two positions forcedly placed in antithetical and polemical tones and proposes a reading of the story in terms of a “new linguistic debate” by means of discourse analysis and the concept of “authoritarian language”.